Il nucleare è in crisi, la rinascita dell’atomo sembra essersi fermata al palo, bloccata dalla paura di nuovi incidenti e doppiata dall’incredibile crescita delle energie rinnovabili. E’ questo il succo del report “The World Nuclear Industry Status Report 2015“, redatto da Mycle Schneider – uno dei massimi esperti al mondo di energia nucleare – e pubblicato la settimana scorsa.
L’edizione 2015 del report conferma il trend in declino degli investimenti nell’energia atomica, iniziato l’anno scorso: nel 2011 la percentuale occupata dal nucleare tra le fonti energetiche su cui puntavano i paesi industrializzati, dopo anni di lenta crescita, era calata vistosamente; ciò è stato in gran parte dovuto al disastro di Fukushima del marzo 2011, che ha costretto il Giappone a spegnere gli impianti per una revisione totale e ha convinto alcuni paesi, tra cui la Germania, a rinunciare tout court all’atomo. Nel 2013 la situazione sembrava essere tornata ai livelli pre-crisi, ma l’anno passato gli investimenti statali nel nucleare hanno conosciuto una nuova flessione, che prosegue tuttora.