Il 22 giugno si sono tenuti a Roma gli Stati Generali sui cambiamenti climatici e la difesa del suolo: un’iniziativa organizzata dalla Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, l’agenzia controllata dal Governo e preposta agli interventi urgenti in materia di dissesto idrogeologico, di difesa e messa in sicurezza del suolo e di sviluppo delle infrastrutture idriche.
Gli stati generali sul clima hanno quindi visto riuniti ministri, rappresentanti delle imprese, istituti di ricerca, associazioni ed enti locali con la partecipazione del Presidente del consiglio Matteo Renzi. I temi affrontati sono stati vari e differenti. Renzi in particolare ha puntato sul superamento delle fonti fossili per limitare i cambiamenti climatici e per la strategia energetica nazionale e il miglioramento dell’efficienza energetica: “il nostro nemico oggi è il carbone“, ha detto il premier, “ma dobbiamo dire le cose come stanno, e cioè che le rinnovabili da sole non bastano” e che “da qui a domani mattina non finiranno né il petrolio né il gas“.